ALBERI E STAGIONI

Gli alberi, come gli altri vegetali, sono esseri viventi vincolati ad una precisa e assai limitata area. Non hanno la possibilità di spostarsi come gli animali per cercare condizioni di vita migliori rispetto a quelle assegnate loro dal caso, quando un seme spinto dal vento e finito su un po' d'humus riuscì a germogliare, grazie alle condizioni meteo favorevoli. E lo scoppio del germoglio è solo il primo atto di un'esistenza ad alto rischio: con le altre piantine che contendono la luce per sopravvivere e crescere, e batteri, virus, funghi, insetti, uccelli e mammiferi pronti all'attacco, la probabilità di crescere e diventare un bell'albero, per la plantula da poco germogliata, tende drammaticamente a zero; forse gli esseri che  arrecano il minor danno sono davvero i più detestati dagli umani, i rettili. Ma anche una volta diventato albero imponente e robusto deve continuare una lotta la cui durezza cresce con la statura: quanto più sarà alto, tanto più forte sarà l'impatto del vento che lo vuol schiantare, ed elevata la probabilità d'esser colpito dal fulmine.
L'albero dunque rimane "legato al posto fisso" per tutta la durata della sua esistenza, ma non ha il tempo di annoiarsi, preso com'è dalla lotta per la sopravvivenza con competitori della stessa specie e di altre, e dal periodico adattamento al ciclo delle stagioni: e in questo sapersi adeguare a situazioni sempre nuove ma analoghe ad altre sperimentate in passato, rivela una particolare forma di "intelligenza", quasi sapesse far tesoro delle trascorse esperienze.
 

PRIMAVERA

ESTATE

AUTUNNO

INVERNO

TORNA

TORNACASA